Poesie in vetrina
Cirri di cristallo nel cielo fragile,
onde di cobalto e di rame sul mare.
Sono sir Bedivere, l'ultimo rimasto
dopo la disfatta pubblica.
L'acqua delle mie vene
scorre lungo le pareti,
frastagliando
gli scogli della passeggiata.
Canti di chitarra e suoni d'incenso
sugli orizzonti tramontati
- lune sorgenti - nebbie calanti
come singole corde
sospese
tra il coro delle stelle.
Alberi nudi
la neve delle cime
la distesa violetta dei fiori
tra calici d'argento.
Sono l'ombra della notte,
in luce d'alba
chiaro delle stelle
- sentiero che si sfalda
lungo le lacrime del sogno
e risa di bambini
- ancora una volta in mezzo ai prati
ed ai salici chini
su fiume corrente
su vita bruciante
su legno scartato
- muschio di brina splendente.
Sono l'orfano delle cittą sparse
verso la casa mai trovata
alla fine della strada.
Davide Gorga
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